CHI HA SPOSTATO IL MIO FORMAGGIO?

Libro: Chi ha spostato il mio formaggio?
Autore: Spencer Johnson – Edizione: Sperling & Kupfer
Su questo numero, particolarmente attento alla tematica della resilienza, vi presentiamo un testo “per bambini”, una parabola, una storia che parla alla nostra parte sensibile alle immagini ed all’immaginario…
“Chi ha spostato il mio formaggio” è una storiella breve, densa di significati ed insegnamenti, che ci aiuta a comprendere l'importanza ed il valore del cambiamento, della flessibilità e dell'apertura al nuovo. Nasofino e Trottolino sono topolini, Tentenna e Risolino sono gnomi grandi come topolini. Tutti e quattro vivono nel "Labirinto" e sono alla ricerca di un "Formaggio", che li nutra e li faccia vivere felici. Il "Formaggio" è la metafora di quello che vorremmo avere dalla vita: un lavoro soddisfacente e appagante, una relazione gratificante che ci nutra il cuore, la tranquillità economica, una sensazione di stabilità e di pienezza, il figlio tanto atteso... Il "Labirinto" è il mondo in cui cerchiamo quello che desideriamo: l'azienda in cui lavoriamo, la famiglia, la comunità in cui viviamo, il consultorio presso cui operiamo... I nostri quattro personaggi devono fronteggiare cambiamenti inattesi. I caratteri e le modalità di ciascun personaggio, topo o gnomo che sia, sono ben dipinte e ci ricordano molto intensamente stili personali in cui sarà facile ritrovarsi (anche con un pizzico di ironia). Uno dei protagonisti della vicenda affronta il mutamento con successo e decide di scrivere sui muri del Labirinto quello che ha imparato dalla sua esperienza. Lo fa per sé, per non ricadere sempre negli stessi errori? Lo fa per comunicare ai suoi compagni di avventura ciò che ha vissuto e conosciuto? Lo fa per sentirsi meno solo nella sua ricerca, tormentata e faticosa? Non lo sappiamo, forse possiamo proiettarci i nostri motivi personali…
In ogni caso, proprio queste parole fermate sui muri del labirinto saranno lo spunto per scoprire come gestire meglio il cambiamento, per subire meno stress ed essere più soddisfatti della vita, degli affetti e del lavoro.
“Chi ha spostato il mio formaggio?” utilizza bene, nella sua veste grafica, le immagini. Attraverso i disegni, che si alternano e si integrano con il testo, puntualizza e sottolinea i concetti chiave che emergono dal “cammino” nel labirinto della vita.
La metafora del labirinto è stata più volte esplorata sia nella rivista, sia nelle giornate di formazione e credo che ritrovarla in un testo facile e denso nello stesso tempo possa aiutarci a farla via via sempre più nostra. Io ho usato spesso questo testo ai clienti in consulenza. Mi è capitato di proporlo a chi si affannava alla ricerca di nuove soluzioni usando vecchi metodi, a chi non vedeva al di là del suo naso… Il libro ci ha permesso di costruire un linguaggio comune, un background a cui riferirci nel difficile cammino alla ricerca di nuovi stili personali.

Rosella Mercuri

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